OSSERVATORIO LGBTI DI CAPITANATA CONTRO LE DISCRIMINAZIONI
PROTOCOLLO PER LA COSTITUZIONE DELL’OSSERVATORIO E LA DEFINIZIONE DELLE AZIONI DI CONTRASTO DELLE DISCRIMINAZIONI E DEI FENOMENI DI VIOLENZA MOTIVATI DALL’ORIENTAMENTO SESSUALE OVVERO DALL’IDENTITA’ O ESPRESSIONE DI GENERE
E’ costituito l’Osservatorio per il contrasto delle discriminazioni e dei fenomeni di violenza contro le persone LGBTI, con sede presso l’Associazione “Giovanni Panunzio – Eguaglianza Legalità Diritti” in Foggia, Via Lorenzo Scillitani n. 2.
- L’Osservatorio LGBTI di Capitanata per il contrasto delle discriminazioni e dei fenomeni di violenza contro le persone lgbti (d’ora in poi: l’Osservatorio), nel rispetto dell’articolo 3 della Costituzione italiana, dell’articolo 6 del Trattato sull’Unione europea, come modificato dal Trattato di Lisbona del 13 dicembre 2007, e degli articoli 10 e 19 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, viene costituito quale strumento di eguaglianza a favore delle persone lgbti (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuate) per la loro piena inclusione sociale, per il rispetto delle differenze di orientamento sessuale ovvero di identità o espressione di genere e per il contrasto dei fenomeni di discriminazione e di violenza motivati da queste stesse differenze.
- L’Osservatorio opera al fine di garantire la raccolta di dati statistici sui fenomeni di discriminazione e di violenza di cui al capo precedente e s’impegna a garantire alle persone lgbti la facoltà di accedere agli interventi e ai servizi pubblici e privati in condizioni di parità di trattamento e senza discriminazioni, dirette o indirette, basate sull’orientamento sessuale ovvero sull’identità o espressione di genere delle persone lgbti.
- L’Osservatorio assume le nozioni di discriminazione diretta ed indiretta di cui alle direttive del Consiglio dell’Unione europea 2000/43/CE (Direttiva del Consiglio che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall’origine etnica), 2000/78/CE (Direttiva del Consiglio che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro) e Direttiva 2006/54/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006, riguardante l’attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego.
- L’Osservatorio agisce affinché i diritti riconosciuti dalla legislazione europea, nazionale e regionale nell’accesso ai servizi, alle azioni e agli interventi, siano pienamente applicati alle singole persone e alle famiglie formate da persone dello stesso sesso.
- L’Osservatorio garantisce, con il coinvolgimento degli enti locali e delle società partecipate, degli enti statali territoriali, delle parti sociali, delle istituzioni scolastiche, formative e universitarie e dei soggetti del terzo settore, l’attuazione di azioni positive per il superamento di condizioni di svantaggio derivanti da pratiche discriminatorie e per il deciso contrasto dei fenomeni di omofobia e di transfobia.
- L’Osservatorio garantisce l’attuazione di azioni positive per il contrasto dei fenomeni di marginalizzazione sociale, per l’incremento del benessere di vita, della visibilità e della socializzazione delle persone lgbti.
- L’Osservatorio favorisce l’adesione alla Rete RE.A.DY. da parte degli enti locali, per la condivisione delle buone prassi che, sui temi relativi alle persone lgbti, altri enti locali in tutta Italia stanno portando avanti da anni.
- L’Osservatorio s’impegna affinché tutti gli enti aderenti e le aziende partecipate dagli enti locali si dotino di specifici strumenti idonei a prevenire e contrastare prassi e comportamenti discriminatori motivati dall’orientamento sessuale ovvero dall’identità o espressione di genere dei propri utenti, dipendenti, fornitori o collaboratori a qualsiasi titolo.
- L’Osservatorio favorisce una cultura della non discriminazione, perseguendo a tal scopo l’opportuna integrazione tra le politiche educative, scolastiche e formative e le politiche sociali e sanitarie, anche al fine di sostenere le persone e le famiglie nei loro compiti educativi. Dal punto di vista della salute, l’Osservatorio fa propria la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo la quale lo stato di salute di una persona è determinato da fattori biologici, legati all’individuo, da fattori psicologici, connessi ai propri percorsi formativi ed esperienziali, e, infine, da fattori culturali e sociali, che ne facilitano o meno la partecipazione attiva e consapevole alla collettività. L’Osservatorio, pertanto, attiverà percorsi di promozione della salute intesa come piena realizzazione del sé, dal punto di vista individuale e sociale, attribuendo importanza alla prevenzione, alla corretta informazione e all’inclusione sociale.
- L’Osservatorio, nell’ambito dei propri obiettivi, sostiene e favorisce l’offerta di eventi culturali in grado di favorire l’acquisizione di una cultura della non discriminazione, rispettosa dei diversi stili di vita cosi come caratterizzati, tra l’altro, dall’orientamento sessuale ovvero dall’identità o espressione di genere delle persone.
- L’Osservatorio s’impegna a garantire specifici e idonei percorsi di formazione, anche interna agli enti aderenti, sulla discriminazione delle persone lgbti, sull’omofobia e sulla transfobia.
- L’Osservatorio sostiene e promuove iniziative sociali e aggregative, attraverso la pianificazione di eventi informativi, interventi strategici e collaborazioni istituzionali (anche con i Centri Unici di Garanzia costituiti presso gli enti pubblici), per la prevenzione dei fenomeni di discriminazione e violenza a danno delle persone lgbti.
- L’Osservatorio favorisce e sostiene forme di collaborazione con istituzioni, enti di ricerca scientifica e organismi, nonché con esperti e professionisti, per le attività di studio, di ricerca e di formulazione di proposte operative su tutte le questioni riguardanti l’inclusione sociale, il riconoscimento dei diritti e il benessere delle persone lgbti, il diritto alla salute delle persone transessuali e l’accesso ai servizi sanitari per le persone lgbti, nonché il contrasto dei fenomeni di discriminazione, di violenza e di bullismo a motivo dell’orientamento sessuale ovvero dell’identità o espressione di genere.
- L’Osservatorio ha per scopo anche quello di avviare attività di monitoraggio del territorio per individuare e indicare alle istituzioni territoriali buone prassi, anche attuate in altri contesti nazionali o internazionali, idonee a prevenire comportamenti discriminatori ovvero rivelatori di una cultura sessista ed eteronormativa.
- L’Osservatorio si propone, altresì, lo scopo di individuare le buone prassi già esistenti sul territorio messe in atto dalle Istituzioni locali, anche con riferimento ai Piani sociali di Zona, e dalle associazioni ivi presenti, favorendo azioni di sistema e sinergie tra le une e le altre.
- Nello svolgimento dei propri compiti, l’Osservatorio ha come obiettivo la promozione di politiche che tengano conto dell’evoluzione sociale e politica, anche con riguardo alla famiglia e alla genitorialità, sia a livello nazionale che europeo; esso individua come strategici gli obiettivi di promozione di adeguate politiche di welfare, nonché azioni di empowerment e di capacity building per le persone lgbti.
- L’Osservatorio favorisce l’insediamento di appositi sportelli territoriali su base comunale contro le discriminazioni e a tutela delle persone lgbti, con il costante monitoraggio dei fenomeni discriminatori, di omofobia e di transfobia, con la diffusione di una cultura che superi i pregiudizi eterosessisti, con il sostegno alle vittime di omofobia e di transfobia, con gli interventi di supporto presso le famiglie, nonché attraverso percorsi di formazione nelle scuole, anche per il contrasto dei fenomeni di bullismo omotransfobico e della violenza in genere.
- L’Osservatorio favorisce una metodologia di intervento di tipo intersezionale, che tenga conto delle possibili sovrapposizioni e dei molteplici livelli alla base dei fenomeni di discriminazione, anche multipli, riguardanti le persone lgbti e opera con riferimento a tutti gli altri fattori di discriminazione legati alle condizioni di vita personali e sociali: genere, origine etnica, disabilità, religione, convinzioni personali, età. L’Osservatorio agisce con riferimento alle forme di violenza, comprese quelle dirette agli animali quali esseri senzienti, indirizzando il proprio ambito di intervento principalmente sui loro autori, anche minorenni. In relazione a questi settori strategici, l’Osservatorio opera in accordo alle realtà istituzionali e associative del territorio di riferimento che già sono attive su tali fattori di discriminazione e su tali forme di violenza.
Sottoscrivono per adesione all’Osservatorio e per la condivisione dei sopra estesi punti, numerati da 1 a 18, rinviando ad un successivo regolamento per il funzionamento dell’Osservatorio medesimo:
Associazione “Giovanni Panunzio – Eguaglianza Legalità Diritti” ArciGay Foggia “Le Bigotte”
AGEDO Foggia “Gabriele Scalfarotto” Associazione “Famiglie Arcobaleno” – Puglia Associazione Rete Genitori Rainbow Associazione di volontariato “Donne in Rete”
Associazione Italiana Cultura Sport – Comitato provinciale di Foggia Associazione Italiana Giovani Avvocati – Comitato di Foggia Università di Foggia
Confederazione Italiana Generale del Lavoro – Foggia Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani – Foggia Associazione “Il Vangelo della Vita” O.N.L.U.S. Cooperativa sociale “Il Filo di Arianna”
A.P.S. “Stigmamente Arte Media e Psichiatria sullo Stigma e la Diversità” Consorzio Artigiani del Tavoliere
Consorzio Artigiani del Tavoliere – Teatro
O.N.G. “Solidaunia – La Daunia per il Mondo” O.N.L.U.S. Il Teatro della Polvere
Officina Teatrale – Teatro dell’Accorgersi Ambasciata della Pace di Foggia
Associazione di volontariato “Vìola Dauna”
Foggia, 16 febbraio 2020
FONDAZIONE SINISCALCO CECI EMMAUS
Tra Fondazione Siniscalco Ceci Emmaus, con sede in Foggia alla via S.S. per Manfredonia Km. 2,1 Partita IVA 00167090711, rappresentata dalla presidente dott.ssa Rita De Padova,
e
Associazione di volontariato “Vìola Dauna”, con sede a Foggia in viale Europa n. 25, iscritta al Registro Generale delle Organizzazioni di Volontariato della Regione Puglia al numero di registro 2234, Codice Fiscale 94101970716 rappresentata dalla presidente dott.ssa Stefania Di Gennaro
si conviene quanto segue:
Premesso che,
- la Prefettura di Foggia ha pubblicato la gara a procedura aperta per la conclusione di un accordo quadro biennale per l’affidamento dei servizi di gestione centri collettivi di accoglienza di cittadini stranieri richiedenti la protezione internazionale messi a disposizione dal concorrente, con capacità ricettiva da un minimo di 20 posti ad un massimo di 50 posti ubicati nel territorio della provincia di Foggia CIG 8233986433;
- la Fondazione Siniscalco Ceci Emmaus intende partecipare alla suddetta gara avendo maturato, ormai, una consolidata e pluriennale esperienza nel medesimo servizio di accoglienza.
Tra le parti come sopra costituite, previa ratifica e conferma della narrativa che precede:
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO APPRESSO
I due enti si impegnano a collaborare per garantire ai destinatari servizi di orientamento al territorio per l’accesso ai servizi pubblici.
La collaborazione con l’Associazione di volontariato “Vìola Dauna” si sostanzierà nelle seguenti attività a favore degli accolti presso il centro di accoglienza gestito dalla Fondazione Siniscalco Ceci Emmaus:
- informazione e orientamento volto a favorire l’integrazione sociale delle accolte, contribuire ove possibile a una cultura del rispetto della donna in tutte le forme;
- favorire la partecipazione delle donne a momenti di sensibilizzazione sulle tematiche della violenza sulle donne.
Per lo svolgimento dei suddetti servizi non è previsto alcun onere finanziario a carico dell’Associazione di volontariato “Vìola Dauna”.
Letto, confermato e sottoscritto come segue:
Foggia, 05/05/2020
per la Fondazione Siniscalco Ceci Emmaus – F.to Rita De Padova
per l’Associazione di Volontariato “Vìola Dauna” – F.to Stefania Di Gennaro
Protocollo InterIstituzionale Vìola
PROTOCOLLO D’INTESA
per la costituzione di una “Rete Territoriale per la prevenzione, il contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne e dei minori e il sostegno delle vittime di violenze”
L’anno 2019, addì 15 del mese di novembre, presso la Prefettura di Foggia
TRA
- Prefettura di Foggia nella persona del Prefetto Raffaele Grassi
- S.E. l’Arcivescovo nella persona del Mons.V. Pelvi;
- Procura della Repubblica di Foggia nella persona del Procuratore Capo dott. L. Vaccaro;
- Tribunale dei Minori nella persona del dott. R. Greco
- Questura di Foggia nella persona del Questore Dott. P. Sirna;
- Comando Provinciale dei Carabinieri nella persona del Comandante Col. Dott. N. Lorenzon;
- Comando Provinciale della Guardia di Finanza nella persona del Comandante Col. Dott. Di Cagno;
- Provincia di Foggia nella persona del Presidente N. Gatta;
- Comune di Foggia nella persona del Sindaco Dott. F. Landella;
- Università degli Studi di Foggia nella persona del Magnifico Rettore Prof. P. Limone;
- Ordine dei Medici di Foggia nella persona del Presidente Dott. A. Mazza;
- Azienda ASL del territorio nella persona del Direttore Generale Dott. V. Piazzolla;
- Azienda Ospedaliera OO.RR. Foggia nella persona del Direttore Generale Dott. V. Dattoli;
- IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza nella persona del Direttore Generale Dott. M. Giuliani;
- Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia – Uff. V Ambito Territoriale Foggia nella persona della Dott.ssa M. A. Episcopo;
- Ordine Forense nella persona del Presidente, Avv. G. Ursitti;
- Camera Minorile nella persona del Presidente Avv. M. E. de Martinis;
- Associazione di volontariato VìOLA Dauna nella persona della Dott.ssa S. Di Gennaro;
- Centro Antiviolenza – Impegno Donna nella persona della Dott.ssa F. Dente;
- Servizio Uomini oltre la Violenza – Impegno Donna, nella persona della Dott.ssa F. Dente;
- Ufficio del Garante regionale dei diritti del minore – nella persona del Dott. Giuseppe Musicco;.
- Caritas Diocesana, nella persona del Presidente, dott.ssa G. Di Girolamo;
- Richiamata tutta la normativa relativa alla materia della “violenza domestica”, nell’accezione sociologica più ampia;
SI CONVIENE QUANTO SEGUE
Art. 1 FINALITA’
Finalità del seguente atto sono:
a) realizzare un approccio multidisciplinare e ad ampio raggio per la prevenzione, l’emersione e la repressione di ogni forma di violenza domestica di genere e sui minori;
b) promuovere il dialogo e la collaborazione tra le istituzioni e le organizzazioni del territorio in modo che possano collaborare efficacemente, al fine di adottare un approccio integrato finalizzato da un lato alla individuazione dei responsabili ed alla acquisizione delle fonti di prova, dall’altro ad una adeguata protezione delle vittime dei reati da considerarsi soggetti particolarmente vulnerabili;
Art. 2 TERRITORIALITA’
II presente protocollo ha carattere sperimentale, riguarda tutto il territorio provinciale ed è aperto, oltre che ai soggetti primi firmatari, a tutti gli organismi che abbiano interesse a partecipare alla realizzazione degli interventi descritti.
Art. 3 ATTIVITÁ
Le progettualità sono individuate ed elaborate da una cabina di regia, istituita presso la Commissione “VìOLA”, che individuerà un responsabile di progetto;
Le Istituzioni, gli Enti, le Associazioni e le Organizzazioni aderenti alla “Rete” si impegnano a:
– individuare un referente per il progetto;
– fornire al referente le informazioni relative ai rispettivi servizi, comunicando costantemente eventuali aggiornamenti, per il successivo inoltro al responsabile di progetto;
– intraprendere un confronto permanente, attraverso percorsi formativi e/o seminariali, con l’intento di sviluppare la conoscenza reciproca e migliorare le metodologie d’interazione;
– analizzare le necessità che richiedono l’intervento della Rete, individuando le possibili soluzioni operative;
– condividere strumenti di lavoro adeguati ad affrontare le criticità individuate.
Art. 4 IMPEGNI DELLA PREFETTURA
La Prefettura di Foggia si impegna a
-sostenere, d’intesa con i componenti della “Rete”, occasioni di confronto allargato sul tema della violenza di genere;
-sostenere iniziative informative e formative, campagne di sensibilizzazione, volte alla prevenzione delle varie forme di violenza ed abuso, favorendone l’emersione;
Art. 5 IMPEGNI DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
La Procura della Repubblica si impegna a:
- promuovere e sostenere, d’intesa con i sottoscrittori del protocollo, occasioni di confronto sui temi della violenza di genere, domestica e sui minori;
- promuovere e sostenere iniziative informative e formative e campagne di sensibilizzazione volte alla prevenzione delle varie forme di violenza ed abuso, favorendone l’emersione;
- adottare tutti gli strumenti normativi in vigore per prevenire e contrastare il fenomeno della violenza di genere, dei maltrattamenti in famiglia e della violenza assistita;
- collaborare con tutti gli attori del progetto per la attuazione di una tutela integrata delle vittime di ogni forma di violenza domestica o di genere;
- far trattare i procedimenti in materia di violenza di genere o su minori da magistrati specializzati, costituendo e mantenendo un gruppo di lavoro destinato in via principale alla trattazione di tali procedimenti;
- adottare ogni iniziativa di sua competenza, anche in fase di esecuzione della pena o successivamente alla stessa, finalizzata a contenere la pericolosità di soggetti resisi responsabili di delitti di maltrattamenti e di stalking;
- ricevere e trattare con priorità ogni notizia di reato ed ogni segnalazione relativa a casi di violenza di genere, domestica o su minori;
- avvalersi, in ogni fase del procedimento in cui si ravvisi la necessità o la opportunità, di consulenti tecnici specializzati, in particolare di esperti in psicologia o in psichiatri infantile per assicurare una adeguata tutela alle vittime dei reati in esame;
- informare tutti i partner delle iniziative e campagne di sensibilizzazione sull’argomento;
- fornire, compatibilmente con il segreto delle indagini, ogni notizia utile per interventi a tutela delle vittime dei reati di violenza di genere, domestica o su minori, nonché i dati statistici necessari per la completa analisi del fenomeno.
Art. 6 IMPEGNI DELLE FORZE DI POLIZIA
Le Forze di Polizia si impegnano, in relazione agli specifici compiti istituzionali, a:
- adottare tutti gli strumenti normati in vigore per prevenire e contrastare il fenomeno della violenza di genere, dei maltrattamenti in famiglia e della violenza assistita;
- collaborare con tutti gli attori del progetto, i quali segnaleranno alle Forze di Polizia ogni situazione dubbia e meritevole di approfondimento;
- istruire i procedimenti ai sensi dell’art. 3 del Decreto Legge 14 agosto 2013 n. 93 convertito in legge 15 ottobre 2013 n. 119 (rubricato “Misure di prevenzione per condotte di violenza domestica”), ai fini dell’adozione della misura dell’ammonimento del Questore ex. art. 8 del decreto legge 23 febbraio 2009 n. 11, convertito in legge 23 aprile 2009 n. 38, sui casi che saranno segnalati da qualunque partner del progetto;
- mettere a disposizione le competenze degli uffici preposti fornendo supporto, consulenza e ausilio;
- informare tutti i partner delle iniziative e campagne di sensibilizzazione sull’argomento;
- renderli partecipi dei progetti/concorsi istituiti;
- nell’ambito dell’aggiornamento professionale del personale dipendente, ad invitare un delegato del comitato organizzatore del Progetto in qualità di relatore e, viceversa, ad individuare un referente che informi, durante incontri organizzati, l’attività propria delle forze di polizia sull’argomento;
- mettere a disposizione la sala d’ascolto dedicata all’accoglienza e trattazione delle vittime vulnerabili per ogni necessità;
- fornire dati elaborati nell’ambito del fenomeno.
Art. 7 IMPEGNI DELL’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FOGGIA
L’Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Foggia, deputato a contrastare ogni tipo di discriminazione, con la sottoscrizione del Protocollo d’Intesa si impegna a favorire ogni utile iniziativa atta alla decostruzione degli stereotipi che danneggiano la figura femminile ed a promuovere corsi di formazione finalizzati all’inserimento delle donne vittime di violenza nel mondo del lavoro.
Art. 8 IMPEGNI DEL COMUNE DI FOGGIA
Il Centro Antiviolenza (CAV) dell’Ambito Territoriale di Foggia mette a disposizione l’attività istituzionale svolta così come di seguito specificata: organizza ed eroga un insieme di attività di ascolto, accoglienza, assistenza, consulenza e sostegno, rivolte a donne vittime di violenza, sole o con figli minori, subita o minacciata, in qualunque forma. La metodologia di accoglienza è basata sulla relazione tra donne.
Sono prestazioni del Centro Antiviolenza gli interventi di ascolto (anche telefonico), il sostegno psico-sociale individuale e di gruppo, il supporto nell’ascolto protetto e di evaluation (nelle attività di indagine e processuali), la consulenza legale, le attività di orientamento verso i servizi socio-sanitari e assistenziali territoriali e per il reinserimento sociale e lavorativo delle donne vittime di maltrattamenti e violenze. Infatti, ha come obiettivo il potenziamento dei percorsi di autonomia e di indipendenza economica delle donne vittime di violenza e l’inserimento delle stesse in tirocini formativi (es. misura REI- RED). Il Centro Antiviolenza dispone, inoltre, di una linea telefonica abilitata all’ascolto, all’informazione e al contatto preliminare alla presa in carico e di spazi attrezzati per lo svolgimento delle attività; svolge anche attività di prevenzione attraverso interventi di sensibilizzazione, informazione, formazione, iniziative culturali, in favore della comunità territoriale, con particolare attenzione ai giovani e agli adolescenti e ai luoghi di lavoro pubblici e privati (iniziative in Centri Commerciali ed in specifiche giornate di festa e ricorrenze), al fine di favorire l’emersione del fenomeno.
Il Centro Antiviolenza dell’Ambito Territoriale di Foggia concorre, inoltre, allo svolgimento delle attività di formazione e aggiornamento delle operatrici che, nei diversi ambiti di competenza, svolgono attività connesse alla prevenzione, al contrasto della violenza e al sostegno delle vittime.
La Consulta per la Parità e le Pari Opportunità del Comune di Foggia si impegna a promuovere la cultura della non violenza ed il rispetto delle diversità attraverso iniziative dirette a raccogliere e diffondere le informazioni riguardanti la parità e le pari opportunità.
Art. 9 IMPEGNI DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FOGGIA
L’Università degli Studi di Foggia si impegna a coordinare un “Osservatorio sulla violenza di genere e sui minori”.
Nell’ambito di tale “Osservatorio” potranno essere riportati, raccolti e monitorati i procedimenti e le pratiche relativi al fenomeno considerato.
A tal fine gli Enti e le Autorità partecipanti, riporteranno a detto “Osservatorio” (nei limiti consentiti dal segreto investigativo e dalle altre disposizioni vigenti), la documentazione delle attività compiute e dei provvedimenti emessi all’esito dei procedimenti in questione.
L’Università degli Studi di Foggia si impegna, altresì, a cooperare con gli Enti e le Autorità partecipanti, al fine di coordinare le iniziative formative e professionalizzanti, utili alla prevenzione ed al contrasto dei fenomeni in oggetto.
Art. 10 IMPEGNI DELL’ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA
L’Ordine dei Medici Chirurgi e Odontoiatri della Provincia di Foggia si impegna a:
– promuovere e sostenere interventi/percorsi di informazione/formazione/promozione della salute, sul tema della prevenzione e del contrasto alla violenza, alla discriminazione e alla violenza intra-familiare, rivolti a target differenti: medici e operatori socio-sanitari, donne/coppie in attesa di un figlio, donne/coppie/famiglie in condizioni di fragilità, docenti, studenti e operatori scolastici, nonché altre figure professionali interessate;
– sensibilizzare la cittadinanza e la comunità scientifica attraverso una giornata-evento annuale sul contrasto alla violenza domestica;
– mantenere i contatti con gli altri soggetti della Rete, al fine di favorire corrette modalità di collaborazione;
– aggiornare il Protocollo d’Intesa.
Art. 11 IMPEGNI DELL’AZIENDA ASL DEL TERRITORIO
La Direzione strategica della ASL/FG provinciale intende far proprio il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24.11.2017 <<Linee Guida nazionali per le Aziende Sanitarie e le Aziende ospedaliere in tema di soccorso ed assistenza socio-sanitaria alle donne vittime di Violenza.>> (18A00529) G.U. n.24 del 30.1.2018, rendendo operativa, nei quattro presidi ospedalieri di propria competenza , quella che viene indicata come parte seconda del Decreto e che declina la <<presa in carico dei casi acuti>>.
Si impegna ancora a continuare:
– il progetto regionale GIADA, fiore all’occhiello della Regione Puglia, al quale l’Azienda ha aderito costituendo da tempo le equipe sanitarie interdisciplinari trasversali che operano sul territorio di capitanata.
– Le funzioni del Centro specialistico per la diagnosi e la cura del trauma interpersonale ed a partecipare, con gli operatori dei Servizi Territoriali alle equipe degli Ambiti Territoriali per “il contrasto all’abuso e al maltrattamento” dei minori”, come da Linee Guida della Regione Puglia in materia (D.G.R. n. 1878 del 30.11.2016 e D.G.R. n. 1608 del 13.09.2018).
Si rende necessario precisare che, per quello che riguarda l’organico in dotazione all’Azienda Sanitaria della Provincia di Foggia in attuale forte carenza, l’operatività del Decreto Ministeriale è condizionata dal completamento dell’organico, anche a garanzia della corretta attuazione delle Linee Guida.
Art. 12 IMPEGNI DELL’AZIENDA OSPEDALIERA DI FOGGIA
L’Azienda Ospedaliera di Foggia si impegna ad intraprendere le seguenti azioni:
a) Attivazione del Codice Rosa.
Il Codice Rosa è un percorso di accoglienza dedicato a chi subisce violenza. Tale percorso parte dal Pronto Soccorso per poi confluire in livelli di assistenza differenziati, sia di tipo sanitario che di tipo sociale. Il Codice Rosa è un Codice riservato alle vittime di violenza, che si “affianca” ai normali codici assegnati per gravità, e viene assegnato dal personale del Pronto soccorso.
Laddove ricorrano reati perseguibili d’ufficio viene attivata la segnalazione all’autorità giudiziaria.
b) Individuazione del percorso assistenziale in emergenza dedicato alle donne vittime di violenza sessuale secondo quanto previsto dalla normativa vigente, tale da garantire adeguata accoglienza, protezione, sostegno e soccorso.
c) Predisposizione di percorsi differenziati per rispondere a diverse tipologie di maltrattamenti, con esclusione della violenza sessuale, nel rispetto della privacy e della vigente normativa.
d) Compatibilmente ai nuovi spazi realizzati al Dipartimento Emergenza Urgenza, si valuterà la possibilità di identificare una stanza dedicata all’interno del Pronto Soccorso “Stanza Rosa”, che non deve essere identificata come tale per ovvi motivi di riservatezza, ma bensì sarà riservata per i controlli e le consulenze mediche. Presso tale stanza potrà accedere, in alcuni casi specifici o su richiesta della Vittima stessa, anche il personale di polizia giudiziaria delegato alle attività di indagine.
Art. 13 IMPEGNI DELL’IRCCS CASA SOLLIEVO DELLA SOFFERENZA
L’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, che già in passato ha aderito alla rete regionale “GIADA”, si impegna a:
- Accogliere in emergenza donne e minori vittime di maltrattamenti e/o violenze in genere, mettendo a disposizione le competenze di tutti gli operatori sanitari in particolare di quelli appartenenti a: Pronto Soccorso, Pediatria, Ginecologia, Psicologia clinica, in stretto raccordo con gli altri enti e attori operanti sul territorio e aderenti alla Rete Antiviolenza.
- Svolgere gli interventi sanitari ritenuti necessari, adottando un protocollo operativo di intervento.
- Individuare il personale infermieristico e medico da formare.
- Collaborare alla rilevazione dei dati di monitoraggio del fenomeno.
Art. 14 IMPEGNI DELL’UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE
L’Ufficio Scolastico Territoriale di Foggia, con gli Enti firmatari, si impegna a promuovere percorsi formativi ed educativi su tutte le problematiche inerenti la violenza di genere e la violenza su minori, con un focus particolare sul collegamento tra le diverse dimensioni del fenomeno: medico-giuridica, psico-educativa, socio-economico-sanitaria.
Si impegna, altresì, a promuovere una cultura che si ispiri ai principi della differenza e del rispetto dell’alterità, nonché una tipologia di formazione per i docenti su stili di relazioni; stili di comportamento e stili di vita.
Art. 15 IMPEGNI DELL’ORDINE FORENSE
L’Ordine Forense di Foggia si impegna ad aprire settimanalmente uno sportello in Tribunale al fine di offrire informazioni utili alla tutela giuridica ed alla verifica di situazioni che mettono a rischio la salute psico-fisica delle donne.
L’obiettivo è l’adeguata informazione delle norme e degli strumenti a disposizione delle donne che disciplinano e puniscono atti di violenza e condotte pericolose o potenzialmente tali.
Art. 16 IMPEGNI DELLA CAMERA MINORILE DI CAPITANATA
La Camera Minorile si propone di contribuire al Protocollo d’Intesa nelle seguenti modalità:
– offrire ai propri associati una formazione specifica nell’ambito del diritto a tutela delle persone e in particolare dei minori, con l’organizzazione di convegni e corsi specifici, come anche di eventi rivolti direttamente ai bambini e ai ragazzi, coinvolgendo anche le scuole e le istituzioni di Foggia e Provincia;
– organizzare almeno due eventi formativi annuali rivolti agli addetti ai lavori (avvocati, assistenti sociali, operatori sanitari, ecc) che affrontino la tematica della violenza domestica ad ampio raggio, come anche l’organizzazione di eventi di sensibilizzazione rivolti sia gli adulti che ai minori;
– disponibilità per gli operatori coinvolti in codesto progetto, di poter contattare gratuitamente chi dei soci darà la reperibilità per un confronto/”consulenza”, in caso di urgenza.
Art 17 IMPEGNI DELL’ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO VìOLA DAUNA
L’Associazione VìOLA Dauna, che svolge attività di solidarietà sociale e culturale, anche in collaborazione con altre associazioni ed enti pubblici e privati aventi come finalità il miglioramento delle condizioni di vita delle donne e dei minori vittime di violenza, si impegna a:
-attuare interventi formativi di adeguamento e aggiornamento delle competenze professionali per operatori a contatto con le fasce deboli, attraverso i propri strumenti operativi e la propria innovativa metodologia di sensibilizzazione e raccolta dati;
-prevenire ogni forma di violenza sui minori, sia all’interno che all’esterno della famiglia;
-organizzare attività di ricerca e iniziative culturali mirate alla prevenzione, individuazione precoce e gestione delle situazioni di violenza fisica, psicologica, sessuale, economica e religiosa sulle fasce deboli;
-collaborare con le istituzioni al reinserimento sociale delle vittime.
Art. 18 IMPEGNO DEL CENTRO ANTIVIOLENZA TELEFONO DONNA
Il Centro antiviolenza Telefono Donna (aut. Reg. Puglia n. 255 /2016) si impegna a:
1. Garantire alle donne maltrattate che si rivolgono al Centro sostegno ed assistenza attraverso:
a) colloquio telefonico;
b) colloqui individuali di accoglienza e di sostegno relazionale per l’uscita dalla violenza e per la risoluzione del disagio;
c) consulenza legale e gratuito patrocinio;
d) sostegno psicologico, sociale, pedagogico e legale;
e) sostegno ed accompagnamento delle donne prese in carico nelle varie fasi della denuncia e nelle pratiche giuridico-legali;
f) mediazione nel rapporto con la Rete dei Servizi territoriali e le sue risorse;
g) avvio di percorsi individuali di uscita dalla violenza con o senza presa in carico presso strutture di ospitalità;
i) gruppi di auto-mutuo-aiuto con la presenza di facilitatrici;
j) gruppi motivazionali ricerca lavoro;
k) gruppi di sostegno genitoriale.
2. Formare operatori/operatrici di accoglienza, Forze dell’Ordine, figure professionali in ambito socio-sanitario e legale, docenti attraverso:
a) corsi di formazione per l’accoglienza delle donne maltrattate secondo la metodologia, le linee guida e l’esperienza maturata nel corso degli anni dai Centri antiviolenza;
b) corsi di formazione per la valutazione del rischio di escalation di violenza nelle relazioni intime secondo il metodo S.A.R.A..
3. Prevenire e contrastare la violenza su donne e bambini attraverso:
a) interventi di sensibilizzazione, seminari, convegni ecc. sul tema della violenza di genere rivolti alla cittadinanza;
b) interventi di informazione, sensibilizzazione e formazione nelle scuole rivolti a docenti e studenti per fornire strumenti critici di approccio al tema;
c) raccogliere e diffondere dati quantitativi e qualitativi relativi all’utenza del Centro antiviolenza sul fenomeno della violenza di genere, secondo la scheda di monitoraggio usata dai Centri antiviolenza della Regione Puglia.
Art. 19 SERVIZIO UOMINI OLTRE LA VIOLENZA
Il Servizio Uomini Oltre la Violenza (aderente alla rete RELIVE), si impegna a promuovere la sicurezza delle donne e dei minori sopravvissuti alla violenza domestica, favorendo percorsi di trattamento per uomini che hanno agito con violenza in ambito domestico. Le modalità operative del presente servizio sono gruppali e di stampo psico-educativo e fruibili anche all’interno di alcune strutture carcerarie.
Tali percorsi si inquadrano nella cornice predisposta dal “Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2017-2020”, approvato dal Consiglio dei Ministri il 23 novembre 2017, che ha tra le sue priorità proprio “l’attivazione di programmi di intervento per gli uomini autori o potenziali autori di violenza e di reati relativi alla violenza maschile contro le donne”.
Altri interventi: partecipazione dello staff (due operatrici; psicologa psicoterapeuta e legale -criminologa) ad eventi nazionali formativi (Convegni Relive, Corsi CAM, Workshop Relive) al fine di garantire l’aggiornamento continuo e partecipazione come formatrici a “Corsi di formazione per operatori/sentinelle per il contrasto alla violenza di genere”.
Art. 20 IMPEGNI DEL COMITATO SCIENTIFICO
(COMMISSIONE VÌOLA OMCeO FOGGIA)
Il comitato scientifico si impegna ad organizzare tavole di intesa ed incontri periodici con i firmatari del presente protocollo, da tenersi semestralmente presso l’OMCeO di Foggia al fine di:
– verificare la corretta attuazione degli obblighi assunti e scambiare opinioni su eventuali criticità;
– verificare l’efficacia delle soluzioni adottate;
– proporre modifiche, aggiunte o correzioni alle soluzioni adottate al fine di migliorare il Servizio a tutela di donne e minori vittime di violenza, sia in termini di prevenzione che in termini di intervento, tutela e reinserimento sociale.
Art. 21 IMPEGNI DELL’UFFICIO DEL GARANTE REGIONALE DEI DIRITTI DEL MINORE
L’Ufficio del Garante regionale dei diritti del minore si impegna:
- a pubblicizzare il presente protocollo di intesa e le buone prassi con esso promosse su scala regionale;
- a promuovere la diffusione di una cultura rispettosa dei diritti dell’infanzia e l’adolescenza;
- a incentivare azioni di prevenzione di fenomeni di abuso e di maltrattamento familiare o di violenza assistita o subita da parte di minori;
- a tutelare il rispetto del principio di pari opportunità tra donne e uomini, anche attraverso la promozione di azioni positive, in raccordo con la rete istituzionale di riferimento;
- a favorire momenti di informazione e sensibilizzazione sui temi attenzionati dal presente protocollo, rivolti ai cittadini ed, in particolare, nelle scuole di primo e secondo grado;
- a favorire la sinergia tra i diversi attori istituzionali coinvolti sia in fase di programmazione e pianificazione delle politiche attive e dei servizi, che nei processi di tutela di donne e minori;
- a organizzare percorsi di formazione multi-disciplinare rivolti agli addetti ai lavori sui temi specifici del presente protocollo.
Art. 22 IMPEGNI DELLA CARITAS DIOCESANA
La Caritas Diocesana Foggia-Bovino si impegna a dare ospitalità, nelle strutture a sua disposizione, alle donne vittime di violenza e ai loro figli, al fine di garantire loro protezione nei giorni di sabato, domenica e nelle festività (allorché risultano chiusi al pubblico gli Uffici preposti).
I beneficiari potranno godere di vitto e alloggio per il tempo massimo di sette giorni.
Art. 23 TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
Qualsiasi attività che comporti il trattamento dei dati personali deve avvenire nel rispetto delle disposizioni contenute nel “Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati” e del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 recante “Codice in materia di protezione dei dati personali”, come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101.
Art. 24 CLAUSOLA DI INVARIANZA FINANZIARIA
All’attuazione del presente Protocollo si provvede con le risorse economiche, di personale e strumentali previste a legislazione vigente, senza oneri aggiuntivi per il bilancio dello Stato.
Si ringrazia il Gruppo di Studio:
COMMISSIONE VÌOLA
Dott.ssa L. Spinelli, Medico di Continuità Assistenziale – ASL Foggia
Dott.ssa A. L. Latino, Pediatra di Famiglia – ASL Foggia
Dott.ssa S. Letizia, Medico Specializzando Università di Foggia
Dott.ssa P. Mascolo, Medico di Medicina Generale – ASL Foggia
Dott.ssa R. Papagna, Medico di Medicina Generale – ASL Foggia
Dott.ssa R. Pedale, Medico di Medicina Generale – ASL Foggia
Dott.ssa M.G. Santamaria, Medico di Continuità Assistenziale – ASL Foggia
Dott.ssa M. A. Tenore, Medico di Continuità Assistenziale – ASL Foggia
Dott.ssa M. T. A. Vaccaro, Pediatra di Famiglia – ASL Foggia
Dott.ssa G. Volpicelli, Pediatra di Famiglia- ASL Foggia
Dott. M. Zamboni, Medico di Continuità Assistenziale – ASL Foggia
REFERENTI ENTI FIRMATARI
Dott.ssa M.A. Antini, Dirigente Medico U.O. P.S. Accettazione – Casa Sollievo della Sofferenza Dott. V.M. Bafundi, Pubblico Ministero c/o Tribunale di Foggia
Dott.ssa M.R .Bianchi, Funzionaria Servizi Sociali Comune di Foggia
Avv. A. Colasanto, Consigliera di Parità della Provincia di Foggia
Avv.ssa A.L. Celentano, Vice-Presidente della Camera Minorile di Foggia
Dott.ssa F. Dente, Presidente Associazione Impegno Donna
Dott.ssa De Sario, Commissario – Dirigente Ufficio Minori e Vittime Vulnerabili
Dott.ssa S. Di Gennaro, Dirigente Medico ASL Foggia
Signora G. Di Girolamo, Presidente Caritas Diocesana
Dott. G. Fasanella, Dirigente Medico Responsabile Medicina Legale Casa Sollievo della Sofferenza
Prof.ssa M. Gambatesa, UST- Ufficio V – Foggia
Dott.ssa I. Mari, Presidente Consulta Pari Opportunità Comune di Foggia
Dott.ssa M. Nobili, Medico Chirurgo Pediatra – Consulta Pari Opportunità Comune di Foggia Prof.ssa A. Procaccino, Professore Associato Diritto Processuale Università degli Studi di Foggia
Avv. G. Paolisso, Consigliera dell’Ordine Forense di Foggia
Dott.ssa C. Sponsilli, Medico Chirurgo Direzione Sanitaria Azienda Ospedaliera di Foggia.
LE PARTI:
1) Prefettura di Foggia nella persona del Prefetto Raffaele Grassi;
2) S.E. l’Arcivescovo nella persona del Mons. V. Pelvi;
3) Procura della Repubblica di Foggia nella persona del Procuratore Capo dott. L. Vaccaro;
4) Tribunale dei Minori nella persona del dott. R. Greco
5) Questura di Foggia nella persona del Questore Dott. P. Sirna;
6) Comando Provinciale dei Carabinieri nella persona del Comandante Col. Dott. N. Lorenzon;
7) Guardia di Finanza nella persona del Comandante Col. Dott. A. Di Cagno;
8) Provincia di Foggia nella persona del Presidente N. Gatta;
9) Comune di Foggia nella persona del Sindaco Dott. F. Landella;
10) Università degli Studi di Foggia nella persona della Prof.ssa A. Procaccino;
11) Ordine dei Medici di Foggia nella persona del Presidente Dott. A. Mazza;
12) Azienda ASL del territorio nella persona del Direttore Generale Dott. V. Piazzolla;
13) Azienda Ospedaliera OO.RR. Foggia nella persona del Direttore Generale Dott. V. Dattoli;
14) IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza nella persona del Direttore Generale Dott. M. Giuliani;
15) Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia- Uff. V Ambito Territoriale Foggia nella persona della Dott.ssa M. A. Episcopo;
16) Ordine Forense nella persona del Presidente Avv. G. Ursitti;
17) Camera Minorile nella persona del Presidente Avv. M. E. de Martinis;
18) Associazione di volontariato VìOLA Dauna nella persona della Dott.ssa S. Di Gennaro;
19) Centro Antiviolenza – Impegno Donna nella persona della Dott.ssa F. Dente;
20) Servizio Uomini oltre la Violenza – Impegno Donna, nella persona della Dott.ssa F. Dente;
21) Ufficio del Garante regionale dei diritti del minore – nella persona del Dott. Giuseppe Musicco.
22) Caritas Diocesana, nella persona del Presidente, Dott.ssa G. Di Girolamo,